Non essendo una grande appassionata dei classici festeggiamenti delle feste comandate, ho deciso di trascorrere la Pasqua vagabondando per le Alpi Apuane facendo tappa Colonnata, dove non ricordavo di essere mai stata. La giornata non era sicuramente delle migliori ma, km dopo km, percorrendo quelle minuscole strade piene di curve ed incastonate in paesaggi dai mille colori, tutto si trasformava in fascino e curiosità. La prima tappa è stata il piccolo paesino di Colonnata, situato ai piedi delle cave di marmo a 540 s.l.m. e risalente ad epoche molto remote. Il paese, molto caratteristico e panoramico, ha in parte preservato le caratteristiche storiche legate all’estrazione del marmo: ancora sono infatti visibili i paramenti murali a vista, gli stipiti delle porte e delle finestre ed altre parti edilizie, tutte completamente in marmo. Il borgo era avvolto dalla nebbia che cospargeva l’aria di profumo di spezie ed erbette, unito al profumo della natura e delle brezze marine. Ristoranti e larderie del paesino contribuiscono egregiamente a questo profumo così delicato che non ti abbandona ma piuttosto ti spinge a cercare una larderia per saziare questa voglia…infatti, la seconda tappa, grazie anche alla segnalazione dell’amica Paola Moschini, è stata appunto una larderia ma non una qualsiasi, la larderia “La Stazione” della mitica signora Bruna.
La “Larderia la Stazione“, chiamata così poiché nel secolo scorso era una linea ferroviaria adibita al trasporto dei blocchi di marmo delle cave, è gestita dalla Signora Bruna che porta avanti egregiamente un laboratorio dove le uniche ricette sono quelle che vengono tramandate nei millenni dagli abitanti di Colonnata.
“Passione, tradizione, amore e attaccamento al proprio mestiere” è ciò che mi viene in mente quando ripenso alla Larderia La Stazione. Il lardo di colonnata è unico per tanti motivi: la storia, la posizione geografica di Colonnata, il clima, il marmo con le sue cave, la tradizione secolare dei suoi abitanti. Tutto ha contribuito a renderlo speciale.
Gli aromi, i profumi ed il suo gusto delicato lo rendono difficilmente imitabile e la Signora Bruna, con fierezza, ci spiega il perché…
Il segreto della sua bontà sta nella stagionatura nella Conca di Marmo, una vasca ricavata dai marmi delle cave dei Canaloni di Colonnata, essenziale, per la sua porosità, per la stagionatura del prodotto. La conca viene inizialmente strofinata con aglio fresco, cosparsa di un letto di sale in grani e ricoperta a strati con pezzi di lardo. Ogni strato viene ricoperto con sale, aglio fresco, rosmarino, pepe nero ed altre spezie come da disciplinare IGP. L’operazione si ripete su ogni strato fino al riempimento della conca. La stagionatura deve durare almeno sei mesi, periodo durante il quale si produrrà questo liquido particolare ( dovuto al contatto tra il sale ed il lardo) chiamato salamoia.
Una Pasqua diversa ma ricca di piacevoli incontri e racconti di tradizione e passione! Una giornata che non dimenticherò grazie alla Bruna ed al suo saporoso lardo.
Per chi volesse andare a visitarla, la Stazione si trova alle porte di Colonnata, prima di entrare nel paese. Un bel vassoio di lardo, ma non solo, e del buon vino rosso sazierà il vostro palato e la vostra anima! Buon viaggio…